“Non abbiamo avuto neanche le scuse da chi ha ucciso nostro figlio”
(Napoli). “Siamo di nuovo in piazza, come potremmo fermarci. È stato un processo senza dignità, senza scrupoli e senza sentimenti. Sapevamo che sarebbe andata così, è stato un processo finto dall’inizio. Due anni di pena sospesa vuol dire che (il carabiniere che ha ucciso Davide) non ha avuto nulla. È una vergogna per la magistratura italiana. Noi andremo avanti finché non otterremo la verità. La cosa più brutta è che a distanza di 4 anni un carabiniere che ti ammazza un figlio non si degna nemmeno di chiedere scusa alla mamma”. Così Giovanni Bifolco, padre di Davide, il giovano ucciso 4 anni fa da un carabiniere nel rione Traiano a Napoli, a margine del corteo improvvisato nel tardo pomeriggio. (Andrea Eusebio/alanews)
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