Covid, cani addestrati per riconoscere virus: “Presto li useremo negli ospedali”
“Sentono anche gli asintomatici e le mutazioni inglesi e sudafricane”
CRONACA (Cuneo). “Vogliamo far ripartire l’aviazione, parliamo di cani con capacità olfattive superiori, riescono a riconoscere un positivo al Covid, anche se asintomatico, e le mutazioni, quella inglese o sudafricana – così Barbara Sarfatti, di I-Sec, spiega il nuovo progetto, portato avanti presso l’aeroporto Levaldigi di Cuneo, attraverso cui si utilizzeranno i cani per trovare i positivi al Coronavirus – Potrebbe far ripartire qualsiasi luogo con tante persone e garantire l’assenza di un focolaio. Si basa sul metabolismo delle persone”. “Potrebbe essere mutuato e portato negli ospedali” aggiunge Luigi Icardi, assessore alla Sanità in Piemonte. “L’olfatto del cane ha molteplici qualità e si lavora facendogli discriminare le varie molecole della garza. Mi sento molte responsabilità ma il primo obiettivo è i tempi del cane e il suo addestramento” conclude Rossana Rinaldi, addestratrice. (Sara Iacomussi/alanews)
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