Covid, nella trincea del Pronto Soccorso: “Negazionisti? Mi fan venire da piangere”
Alle Molinette di Torino: “Dopo un turno di 12 ore sentire questa gente crea solo rabbia”
(Torino). “Rabbia e delusione, perché non sanno effettivamente cosa accade dietro quelle porte”. “Rivediamo le stesse cose che sono successe a marzo, non è facile per niente”. Antonella Lo Castro e Sandra Bessone sono due delle infermiere del Pronto Soccorso delle Molinette di Torino. “Le persone sono convinte che i pronto soccorso siano vuoti, cosa non vera. Ci siamo trovati uno che ci ha detto: Salve, sono un ficcanaso, volevo ficcanasare”. “Alle volte vengono le lacrime agli occhi, abbiamo fatto turni di dodici ore e poi usciamo e vediamo queste persone contro le mascherine e il personale sanitario che filma situazioni. Viene la rabbia” raccontano. “C’è gente che nega l’evidenza, però c’è anche che ci supporta, fa parte del gioco e della situazione” aggiunge Pietro Tuttolomondo, coordinatore infermieristico Pronto Soccorso Molinette. “Questa è solo l’accoglienza dell’ambulanza. La realtà del pronto soccorso però è quella del sovraffollamento, Covid tantissimi”. (Sara Iacomussi/alanews)
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