Covid, primo caso in Italia a novembre 2019: “Studio semplice ma grandi risposte su diffusione virus”
Le ricercatrici dell’Università Statale di Milano: “Introduzione multipla e capillare in Lombardia”
CRONACA (Milano). Sars-CoV-2 era presente in Italia più di un anno fa: lo dimostra l’analisi del tampone orofaringeo di un bambino di 4 anni, portato in Pronto soccorso a Milano il 30 novembre 2019 con sintomi respiratori e vomito, che duravano da più di una settimana. Il tampone, osservato mesi dopo, ha mostrato che la causa dei disturbi era il coronavirus, più di tre mesi prima della sua comparsa ufficiale con il “paziente 1” di Codogno, Mattia Maestri, il 20 febbraio 2020. Il bambino, che potrebbe essere dunque considerato il nuovo “paziente 1” italiano, vive nell’hinterland milanese e non ha fatto viaggi all’estero prima di ammalarsi. Lo studio è stato condotto dall’Università Statale di Milano. “Uno studio semplice ma che ci ha permesso di avere grandi risposte sulla diffusione del virus nel nostro territorio” spiega Elisabetta Tanzi, docente di Igiene Generale Applicata alla Statale di Milano e coautrice dello studio. “L’introduzione del virus in Lombardia è stata multipla e capillare e l’esplosione dei contagi a Febbraio è figlia di una diffusione pregressa” aggiunge Antonella Amendola, professoressa associata di Igiene all’Università degli Studi di Milano. (Antonio Lopopolo/alanews)
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