Covid: una “stanza degli abbracci” per toccare e sentire il calore dei propri cari
L’iniziativa in una Rsa di Castelfranco Veneto: “Un’emozione inimaginabile”
CRONACA (Castelfranco Veneto). E’ un successo straordinario quello ottenuto dalla “stanza degli abbracci”, un particolare luogo ricavato da un salone inutilizzato nella Rsa Domenico Sartor e strutturato con pannelli in vetro e plastica dove poter toccare e sentire vicini i propri cari. Nella casa di riposo per anziani è un viavai di parenti e giornalisti che vogliono vedere per credere. “Sinceramente non ci aspettavamo un successo di questa portata”, confida il presidente della struttura Maurizio Trento, “veniamo come tutti da un periodo terribile che ci ha costretto ad isolarci. Le videochiamate e altri sistemi non potevano reggere la necessità del “vedersi e toccarsi”, per questo abbiamo progettato questa struttura per simulare un incontro tattile anche se attraverso dei guanti o un pannello di plastica”. L’emozione è grande anche per ospiti e parenti che rimangono mano nella mano dal primo all’ultimo minuto: “Non ci sono parole per descrivere quanto sia satao emozionante sentire il calore della mano di mia nonna; è come se fossimo davvero abbracciati”, racconta il nipote di un’anziana ospite. “Dopo tanti mesi poter tornare a vedere e abbracciare mia suocera è stata una cosa unica”, ci dice commossa una parente che nasconde dietro gli occhiali la commozione. (Luca Perillo/alanews)
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