Crisi climatica, l’attivista espulsa da Roma: “No all’autoritarismo fascista che avanza”
“Io paragonata ad un mafioso. Vivo a Roma da anni e ho perso il lavoro per colpa del foglio di via”
Cronaca (Roma). L’11 febbraio il TAR del Lazio ha respinto la sospensiva del “foglio di via obbligatorio” a Sabina, un’attivista di Extinction Rebellion espulsa da Roma a novembre scorso per aver partecipato s un’azione non violenta sotto il Ministero dell’Interno. “Devo lasciare la mia vita e i miei affetti per aver partecipato a una manifestazione pacifica. Il foglio di via che mi è stato applicato rientra nel codice antimafia e solitamente si rivolge a soggetti ritenuti pericolosi per la società”, afferma Sibina, a cui non le è stato rinnovato il contratto ad Amnesty International a causa della sentenza del Tar che verrà impugnata e passerà al giudizio del Consiglio di Stato. “Aver ricevuto questo atto punitivo mi fa sentire in uno Stato che non intende tutelare la sicurezza dei propri cittadini anche per il fatto che sta ignorandola crisi climatica. Per questo dal 24 aprile al 1 maggio Extinction Rebellion ha lanciato una mobilitazione, perché non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale”. (Marco Vesperini/alanews)
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