(Roma). “Ho accettato l’invito del ministro perché mi sentivo protetta dalla sua solidarietà istituzionale. Le mie aspettative non sono state deluse. Dal generale Nistri mi aspettavo non le scuse sarebbe stato troppo imbarazzante per lui ma neanche 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco. Come a dire: ho pensato che gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il silenzio non sono degni di indossare quella divisa che io amo e rispetto. Questo processo lo abbiamo fortemente voluto e ora il generale vuole punire proprio chi ha parlato. Danno peso ai post di Casamassima ma non ci difendono da quelli infamante e violenti partoriti da pagine di facebook e troll il più delle volte gestiti da carabinieri e poliziotti. Lancio un appello a tutti coloro che ci sono vicini, ci manifestano sostegno e solidarietà: basta con gli insulti e le violenze verbali. (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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