Cucchi: “Tornassi indietro sfonderei la porta d’ospedale dove mio fratello stava morendo”
“Oggi l’Arma dei Carabinieri è al nostro fianco nel processo e questo è un buon segnale”
(Roma). Tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto, anche le cose che più mi hanno fatto male come la pubblicazione delle foto di mio fratello pestato. Una cosa che mi rimpiango oggi, ma all’epoca ero una donna diversa, è quella di non aver buttato giù quella porta d’ospedale dietro la quale mio fratello stava morendo lentamente, tra atroci dolori convinto che la sua famiglia l’avesse abbandonato. Riguardo il ruolo che ha avuto l’Arma dico che oggi è al nostro fianco nel processo e questo è un buon segnale” (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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