Cucchi, via alla requisitoria: “Primo processo kafkiano, fu depistaggio”
“Cateteri applicati per comodità e fratture lombari non viste. Non è sciatteria”
(Roma). “Non è semplice questa discussione del Pubblico Ministero”, così inizia nell’aula bunker di Rebibbia la requisitoria del pm Giovanni Musarò al processo sulla morte del giovane detenuto romano Stefano Cucchi, che vede imputati tre carabinieri per omicidio preterintenzionale. In aula anche il procuratore di Roma facente funzioni, Michele Prestipino. Tra i banchi anche la sorella di Cucchi Ilaria e l’avvocato Fabio Anselmo. “Il primo processo […] è stato un processo kafkiano, con gli attuali imputati seduti all’epoca sul banco dei testimoni, con cateteri applicati a Cucchi per comodità e fratture lombari non viste. Non fu sciatteria, ma per uno scientifico depistaggio cominciato la notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009 alla stazione Appia dei carabinieri, quando il ragazzo venne arrestato”. (Roberta Benvenuto/alanews)
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