Da Tito, la pizzeria fiorentina disobbediente al Dpcm
Il ristoratore Momi El Hawi sfida Conte: “Se arrivano i soldi, chiudo il locale”
CRONACA (Firenze). Tante serrande abbassate in tutta la città di Firenze, ma c’è chi resiste nel quartiere Novoli della città. La pizzeria Da Tito ha deciso di lasciare aperto il locale e continuare con il servizio al tavolo. “Qui da noi ancora si può cenare, sedersi tranquillamente, mangiare una pizza o qualsiasi altra cosa” spiega il titolare del ristorante-pizzeria Momi Eh Hawi. “La polizia municipale è venuta sabato scorso e mi hanno fatto una multa di 400 euro che ho pagato in misura ridotta, come è giusto che sia. La paura la lascio. Può dispiacere di dover chiudere la propria attività a causa di un provvedimento del genere, dal monento che è aperto illegalmente, però per me è anche illegittimo l’ultimo Dpcm perché è assolutamente immotivata la chiusura. Non siamo noi gli untori che fanno impennare la curva del contagio. Ancora non è arrivato il bonifico, ma lancio una sfida a Conte. Chiuderò il mio locale se entro il 15, come promesso, arriveranno i soldi del decreto Ristori. Altrimenti sto facendo la cosa giusta da imprenditore”. (e.delucia)
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