Arresti per sito manuale dei pedofili | Pixabay @Yuliya_Taba - alanews
Operazione nazionale della Polizia di Stato contro lo sfruttamento sessuale dei minori online: 4 arresti e 15 indagati per pedopornografia
Nel corso di un’importante operazione contro la pedopornografia online, la Polizia di Stato ha effettuato quattro arresti e ha indagato altre 15 persone, rivelando l’esistenza di un sito nel dark web chiamato “Wikipedo”. Questo sito operava come un vero e proprio manuale per pedofili, evidenziando la gravità del fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori e la necessità di un’azione coordinata per contrastarlo.
L’operazione, denominata “Stream”, è stata coordinata dalla Procura di Napoli e realizzata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online. Gli arrestati, di età compresa tra i 22 e i 49 anni, provengono da diverse città italiane, tra cui Foggia, Biella, Caserta e Pesaro Urbino. Durante le indagini, sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file pedopornografici e diversi wallet di criptovalute utilizzati per le transazioni illecite. Il sito “Wikipedo”, ispirato a Wikipedia, offriva agli utenti un manuale di istruzioni per il pedofilo, contribuendo a diffondere pratiche di sfruttamento e abuso.
Il fenomeno della pedopornografia online rappresenta una grave minaccia per la sicurezza interna dell’Unione Europea, come evidenziato nel rapporto Socta (Serious Organised Crime Threat Assessment). La Polizia di Stato ha messo in luce come l’evoluzione digitale abbia facilitato la diffusione di tali crimini, creando spazi senza confini per il contatto con le vittime e la condivisione di materiale illecito. Grazie al coordinamento di Europol, l’operazione ha visto la partecipazione di oltre 35 paesi, permettendo di identificare quasi 1.400 sospettati a livello globale. Tra aprile 2022 e marzo 2025, la piattaforma “Kidflix”, creata da un cybercriminale nel 2021, ha registrato 1,8 milioni di utenti, caricando un numero impressionante di video pedopornografici.
Le autorità tedesche e olandesi hanno recentemente sequestrato un server della piattaforma “Kidflix” che conteneva circa 72.000 video. Questi video venivano caricati a un ritmo costante di 3,5 nuovi contenuti ogni ora, molti dei quali erano sconosciuti alle forze dell’ordine prima delle indagini. A differenza di altre piattaforme simili, “Kidflix” non solo permetteva il download di materiale pedopornografico, ma offriva anche la possibilità di streaming. Gli utenti potevano guadagnare token caricando nuovi video, con transazioni effettuate in criptovalute, rendendo il fenomeno ancora più difficile da tracciare. L’operazione “Stream” evidenzia la necessità di un’azione congiunta e coordinata tra le forze di polizia internazionali per combattere efficacemente il fenomeno della pedofilia online e proteggere le vittime più vulnerabili.
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