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Delitto di Garlasco, le analisi degli esperti rivelano: “Dna di Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi”

Nelle 60 pagine di consulenza, gli esperti rivelano l’emergere di cinque aplotipi Y da reperti dei carabinieri di Milano

La recente scoperta del DNA di Andrea Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi, la giovane assassinata a Garlasco nel 2007, ha riaperto un caso che ha profondamente scosso l’opinione pubblica italiana. Le nuove evidenze, emerse da analisi genetiche, hanno portato a un incidente probatorio fissato per il 9 aprile 2025, un momento cruciale per il proseguimento delle indagini.

L’importanza delle analisi genetiche

Le indagini sul delitto di Garlasco sono state rilanciate grazie a risultati significativi ottenuti da esperti della Procura di Pavia. In un documento di circa 60 pagine, è stato evidenziato che sono emersi cinque aplotipi Y, riconducibili a diverse linee maschili, specificamente rinvenuti sul quinto dito della mano destra e sul primo e quarto della mano sinistra di Chiara Poggi. La Procura ha chiarito che la comparazione di quattro di questi aplotipi ha escluso la possibilità che i soggetti correlati a Alberto Stasi e Sempio fossero stati in contatto con la vittima.

La riapertura del caso

La riapertura del caso è stata motivata dalla richiesta della Procura, che ha ottenuto l’autorizzazione dalla Cassazione per approfondire le nuove evidenze. Alberto Stasi, condannato nel 2010 per l’omicidio di Chiara e attualmente in carcere, ha sempre sostenuto la propria innocenza. La difesa di Stasi ha presentato una consulenza tecnica del dottor Ugo Ricci, specialista in Genetica Medica, che ha evidenziato la compatibilità del profilo genetico di Sempio con quello rinvenuto sulla vittima.

Nuovi sviluppi e l’incidente probatorio

Le analisi sui margini ungueali di Chiara Poggi hanno portato a escludere la compatibilità del DNA di Stasi e Sempio, ad eccezione di un aplotipo specifico, che risulta “perfettamente sovrapponibile” al DNA di Sempio. Questa scoperta suggerisce un possibile coinvolgimento di quest’ultimo, già indagato nel 2016, ma il cui caso era stato archiviato.

Il prossimo passo sarà l’incidente probatorio, dove un perito terzo, Emiliano Giardina, dovrà esaminare nuovamente i campioni biologici e confrontarli con quelli di altri soggetti maschili che avevano frequentato la villetta di Garlasco. Questo processo potrebbe rivelarsi cruciale per la risoluzione del caso, che continua a suscitare interesse e emozione nell’opinione pubblica.

L’udienza per l’incidente probatorio, fissata per il 9 aprile 2025, rappresenta una data significativa che potrebbe segnare un nuovo capitolo nel lungo e tormentato percorso giudiziario legato al delitto di Garlasco. Le autorità competenti stanno lavorando con impegno per chiarire le dinamiche di questo tragico evento, mentre le famiglie coinvolte attendono risposte definitive.

Redazione

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