Elena Aubry, rinviati a giudizio per omicidio stradale sei funzionari del Comune di Roma
La madre: “Mi aspetto vengano stabiliti dei principi, trascurare una strada significa seminare morte”
Cronaca (Roma). Sei funzionari del Comune di Roma e un responsabile della ditta appaltatrice che avrebbe dovuto accuparsi della manutenzione della strada: sono in tutto in sette le persone rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio stradale per la morte di Elena Aubry, la 26enne morta nel 2018 a seguito di un incidente in moto in via Ostiense. Un altro imputato, responsabile della sorveglianza della ditta appaltratice, era già stato condannato a due anni nell’ottobre 2023. Rinviato al 16 gennaio la prossima udienza. “La vicenda di Elena è stata la ciliegina sulla torta di una vicenda drammatica. Ha fatto scattare la vergogna di strade lasciate in abbandono che mietono ogni anno moltissime vittime, il 30% degli incidenti stradali in italia sono dovuti ad incuria delle strade. Per la prima volta in Italia sono stati messi sul banco degli imputati i gestori delle strade. Nessuna pena può ridarti tua figlia, mi aspetto vengano stabiliti dei principi perché le strade devono essere gestite al meglio perché trascurarle significa seminare morte”. (Marco Vesperini/alanews)
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