Eternit bis, il pm ai giudici: “Mandereste i vostri figli a lavorare in quelle condizioni?”

Eternit bis, il pm ai giudici: “Mandereste i vostri figli a lavorare in quelle condizioni?”

Gianfranco Colace: “L’amianto uccide e Stephan Schmidheiny lo sapeva, ma decise di andare avanti”

CRONACA (Novara). È attesa nel pomeriggio la sentenza della Corte d’Assise di Novara del processo Eternit bis per la morte di 392 persone vittime dell’amianto nel territorio di Casale Monferrato. La camera di consiglio è iniziata attorno alle 11.15 al termine dell’udienza celebrata nell’aula magna dell’Università del Piemonte Orientale nel corso della quale è stato dato spazio alle repliche dei pm Gianfranco Colace e Mariagiovanna Compare e della difesa dell’imputato, l’industriale svizzero Stephan Schmidheiny, assistito dagli avvocati Astolfo Di Amato e Guido Carlo Alleva. Nella scorsa udienza, la procura di Novara ha chiesto la condanna all’ergastolo per Schmidheiny, che gestì l’impianto di Casale dal 1976 fino alla chiusura nel 1986. I difensori hanno invece chiesto l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” per mancanza di prova sul nesso di causalità e, in seconda battuta, “perché il fatto non costituisce reato”. Fuori dall’aula sono presenti numerosi striscioni e cartelloni di associazioni ambientaliste, sindacati e dell’Afeva, l’associazione dei familiari delle vittime di amianto. Presente anche una settantina di persone giunte da Casale Monferrato. (Alessandro Boldrini/alanews)

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