(Roma). “Se un presidente del Consiglio a nome del governo interviene nel giudizio in Corte costituzionale contro di me, chiedendo l’inammissibilità o l’infondatezza della questione e invocando l’intervento del legislatore, questa è una assunzione di responsabilità politica”. Con queste parole Marco Cappato critica l’ intervento del governo attraverso l’avvocatura dello Stato nel giudizio davanti alla Corte costituzionale per il caso DjFabo-Cappato. “Io avevo capito che tra gli obiettivi di questo governo ci fosse la certa e rapida trattazione delle leggi di iniziativa popolare. Bene, questa attende da cinque anni e comunque l’intervento del legislatore sarà in ogni caso necessario”, afferma Cappato al termine dell’udienza pubblica al palazzo della Consulta. Quanto all’esito, “su una materia così importante e delicata non c’è spazio né per lo stupore nei confronti dell’azione del governo né per l’ottimismo o il pessimismo, c’è spazio per la responsabilità politica”. (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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