“Vogliamo celebrare il lavoro di tutti i poliziotti al di là di errori che si possono fare. Errori si fanno perché siamo uomini e non macchine, l’importante è avere consapevolezza e migliorarsi. È una città difficile e negli ultimi sei mesi c’è stata una risposta continua da parte delle forze investigative su casi molti complessi. I poliziotti protagonisti dell’aggressione al ragazzo che non si è fermato all’alt non sono stati sospesi ma stiamo seguendo un iter sia penale che disciplinare. Lo faremo con equilibrio e determinazione. Questi comportamenti scorretti non possono offuscare il lavoro della maggior parte dei poliziotti. Siamo uomini e abbiamo anche noi le nostre ansie, dobbiamo fare un grande lavoro di formazione sul personale per gestire l’emotività. Uno dei due poliziotti era stato coinvolto nelle indagini sulle violenze alla caserma Raniero nel 2001 ma non si può marchiare un poliziotto a vita”. Così De iesu, alla festa della Polizia di Stato a Napoli(Napoli/leval)
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