Firenze, il rettore Montanari alla marcia della pace: “L’olocausto nucleare è vicino”
Don Bigalli, Libera Toscana: “Questa è una delle guerre più mafiose mai combattute”
CRONACA (Firenze). È partita da piazza Poggi il cammino di pace organizzato a Firenze con destinazione finale la basilica di San Miniato al Monte. Tra le tappe di riflessione e preghiera interreligiosa e laica la manifestazione si è fermata anche al piazzale Michelangelo con tutte le bandiere della pace. Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena: “Un’altra cosa tremenda è come la guerra sta entrando nella testa, nelle parole e nei rapporti di noi che saremmo per ora al sicuro. Combattiamo una guerra molto aspra e invece forse il modo più giusto è fare silenzio, usare le parole giuste, fare comunità. Non possiamo stare tutti chiusi nelle proprie case e aspettare che succeda l’irreparabile. Siamo a un passo dall’olocausto nucleare. È giusto e responsabile avere paura”. Don Andrea Bigalli, referenti di Libera Toscana: “È una delle primissime guerre che si combatte sul cyberspazio, attraverso anche la falsificazione delle notizie. Questa è la guerra più mafiosa che sia stata mai combattuta. Le notizie che vengono dalla Maremma ci dicono che molti oligarchi russi che hanno lì i loro interessi sono coinvolti in questa guerra perché sostengono Putin”. Don Alessandro Santoro della comunità delle Piagge: “Credo che sia proprio importante che dal basso ci sia una chiamata perché si formi un popolo che alza la testa davanti a questa situazione che stiamo vivendo. Sembra inevitabile la guerra, normale consegnare le armi. Questa logica perversa di potere e di dominio continua a massacrare il mondo”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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