G8, lo squarcio di Sirante al Viminale
“Oggi a vent’anni dai fatti del G8, tutti i nodi vengono al pettine”
(Roma). L’artista ha posizionato l’opera sulla facciata del Ministero dell’Interno durante la scorsa notte. “Io non ho fatto nulla. Mi sono limitato a constatare che c’è una crepa nel muro del Viminale. Era ovvio visto che nel Paese ci sono troppe crepe che vengono solo stuccate e non riparate nel profondo. Oggi a vent’anni dai fatti del G8, tutti i nodi vengono al pettine. Il muro sfondato apre un’altra crepa in quegli archivi da sempre nascosti e che hanno contribuito a fomentare la diffidenza dei cittadini nei confronti delle forze dell’ordine. L’obiettivo è non generalizzare. Il lavoro parte da una canzone di Dalla. I fatti non chiariti del G8 li abbiamo visti con i fatti di Santa Maria Capua Vetere tutto ha degli strascichi se i problemi non vengono risolti”. Così Sirante, street artist. (Lorenzo Sassi/alanews)
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