Forze israeliane hanno ucciso 490 bambini palestinesi nella Striscia di Gaza in 20 giorni, denuncia l’ufficio stampa di Hamas. Viene descritto come un “crimine orribile” contro l’umanità e accusano Israele di genocidio verso l’infanzia
Negli ultimi venti giorni, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno ucciso 490 bambini palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo quanto denunciato da Hamas attraverso il suo ufficio stampa. Questa milizia ha descritto tali eventi come “uno dei crimini più orribili contro l’umanità nei tempi moderni”, attribuendo a Israele la responsabilità di “brutali massacri contro civili indifesi”.
Un contesto di crescente tensione
La denuncia di Hamas arriva in un contesto di crescente tensione tra Israele e Palestina, caratterizzato da attacchi aerei e operazioni militari che, secondo il gruppo, hanno provocato la morte di un totale di 1.350 persone in questo stesso periodo. Il comunicato di Hamas sottolinea che gli attacchi mirano in particolare all’infanzia, definendo il bombardamento di Gaza come un atto di genocidio.
Le cifre fornite da Hamas non sono state verificate in modo indipendente, ma riflettono la gravità della situazione umanitaria nella regione. Negli ultimi anni, la Striscia di Gaza ha affrontato un deterioramento delle condizioni di vita, aggravato da blocchi e conflitti ricorrenti. Organizzazioni internazionali, tra cui l’ONU, hanno espresso preoccupazione per l’alto numero di vittime civili, in particolare tra i minori, durante i conflitti.
Le risposte di Israele
In risposta alle accuse, il governo israeliano ha spesso sostenuto che le operazioni militari sono dirette contro obiettivi militari e che gli attacchi sono stati condotti nel rispetto di standard internazionali. Tuttavia, le immagini e i rapporti provenienti da Gaza mostrano scene devastanti, con strutture distrutte e famiglie in lutto.
Una crisi complessa
Il conflitto tra Israele e Hamas continua a rappresentare una delle crisi più complesse del Medio Oriente. La comunità internazionale, mentre chiede una de-escalation, si trova di fronte alla sfida di mediare un cessate il fuoco duraturo e di garantire la protezione dei civili. La situazione rimane volatile, con potenziali ripercussioni che si estendono oltre il confine della Striscia di Gaza, influenzando stabilità e sicurezza nella regione.