Gilet arancioni, la figlia di una vittima del coronavirus: «Mi vergogno per loro»
Cristina Longhini del Comitato NOI DENUNCEREMO ha perso il papà a causa del Covid
CRONACA (Milano). “Mi vergogno per loro e non hanno rispetto di tutte quelle vittime, di chi ha perso i propri cari – così Cristina Longhini, farmacista che ha perso il papà a Bergamo per il coronavirus e che con altri ha creato il comitato Noi Denunceremo, rispondendo ai Gilet arancioni, che sostengono che il virus non esiste o che basta lo Yoga per curarlo – Cosa pensano? Che piangiamo per qualcosa che non è stato? A noi la vita è stata distrutta, di mio padre resta solo un sacco dell’immondizia, non c’è più, era sano e io devo spiegare a mio figlio che il nonno non c’è più per il coronavirus. Siamo bloccati all’inverno, l’estate è arrivata ma non ce ne siamo resi conto. Tutti gli altri sono dei frustrati e sono in piazza senza mascherina, senza rispetto per i morti. Voglio vedere se hanno il coraggio di ripresentarsi in piazza” (Luca Perillo/alanews)
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