Giornata dell’archeologia, Gallinaro: “Lavorare in Etiopia non è semplice ma i rapporti sono solidi”
La direttrice di due missioni, Etiopia e Tanzania, studia il pastoralismo grazie all’arte rupestre”
(Roma). “Dirigo due missioni di ricerca, una in Tanzania e una nel sud dell’Etiopia. Missioni dove il focus della ricerca sono le prime forme di pastoralismo di questi paesi anche attraverso lo studio dell’arte rupestre che era stato messo un po’ da parte dall’accademia. E ho saputo recentemente che porterò il mio braccio destro ricercatore etiope in Tanzania. Un lavoro comune per integrare e lavorare insieme ai diversi paesi africani. Lavorare in un contesto dove l’Italia ha avuto un passato coloniale ha dei problemi in più, in passato ho lavorato in Libia, non è facile ma siamo accolti molto bene e la collaborazione è molto solida”. Così Marina Gallinaro, archeologa preistorica dell’Università Sapienza di Roma, a margine della ‘Giornata dell’archeologia italiana all’estero. (Marco Vesperini/alanews)
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