Giorno memoria, la testimonianza di Tullio Foà: “A 90 anni ricevo ancora minacce”
Ultimo ebreo napoletano vissuto durante occupazione nazista: “Mio migliore amico morto in un lager”
(Napoli). Intervista a Tullio Foà, oggi 90enne, ultimo prezioso testimone dell’occupazione nazista a Napoli: “Non credo possa riaccadere quanto accaduto con il popolo ebraico ma senza dubbio ci sono dei segnali preoccupanti. Ancora oggi ricevo minacce, telefonate dove mi chiedono perché non mi hanno ancora bruciato vivo. Per questo io vado nelle scuole a raccontare. La mia vendetta è questa: raccontare tutto quello accaduto”. Tullio commenta così la sua triste esperienza scolastica vissuta a soli 5 anni: “Noi bambini ebrei dovevamo entrare da un cancello secondario, ci sentivamo degli animali. Il mio migliore amico di classe fu deportato in un lager. Seppi della sua morte dopo la guerra. Ero solo un bambino, è stato il mio primo grande dolore”. Continua: “Mio padre fu licenziato in quanto ebreo. Diventammo poveri ma non me ne vergogno. Capisco bene ciò che stanno vivendo oggi gli ucraini”. Un messaggio per le nuove generazioni: “Sono loro la mia speranza affinché certe cose non accadano più”. (Raffaele Accetta/alanews)
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