Giulia Cecchettin, minuto di baccano al Vittorini di Milano: “Serve educazione affettiva capillare”
“È responsabilità degli uomini, in questa società patriarcale, richiamare amici e colleghi”
(Milano). Alle ore 11 gli studenti del Liceo Vittorini di Milano, in via Donati, si sono radunati nell’atrio della scuola dove è stato organizzato un flashmob per Giulia Cecchettin. In tutta la scuola sono state trasmesse parole per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne: “È responsabilità degli uomini, in questa società patriarcale, dato il loro privilegio e il loro potere, educare e richiamare amici non appena sentano il minimo accenno di violenza sessista”. È risuonata nelle aule anche la voce di Elena Cecchettin, sorella di Giulia: “Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I ‘mostri’ non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro”. Insieme ai ragazzi, anche Valentina Pitzalis, vittima e testimone di violenza, e Giusy Laganà, founder di FareXBene. (Nicoletta Totaro/alanews)
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