“Allo stato attuale è da escludere che ci sia ancora qualcuno sotto le macerie. Ora faremo una verifica sull’intero fabbricato per metterlo in sicurezza ma l’ala abitata dai sacerdoti sarà esclusa dal provvedimento di sequestro. Erano in corso dei lavori di ristrutturazione ma non sappiamo come e perché siano crollati questi due pilastri con le relative volte. Su questo lavorerà il magistrato. Non sappiamo se gli operai stavano lavorando in sicurezza. Uno è rimasto sotto le macerie mentre gli altri due sono stati sbalzati via dal crollo. Abbiamo dovuto scavare con le mani per evitare che i mezzi meccanici pregiudicassero ulteriormente la sicurezza dell’operaio che si trovava ancora sotto le macerie. Ora abbiamo quasi completato tutte le attività di ricerca ed è escluso che ci sia ancora qualcuno sotto le macerie. Tra l’altro la ditta titolare dei lavori ci ha comunicato che con c’erano altri operai”. Così Domenico Caputo, vice dirigente dei Vigili del Fuoco di Napoli
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