In viaggio con le Uscar nelle case dei malati Covid
Un’equipe formata da medici e infermieri effettua visite a domicilio
(Roma). Cesare Marino è un giovane medico appena laureato. Una “vocazione” come la chiama lui che lo ha portato oggi ad affrontare la più grande pandemia degli ultimi decenni, direttamente nelle case degli italiani. “La mia unica paura è di ammalare mia nonna di 92 anni quando torno a casa”. Fa parte dalle Uscar Lazio, Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionale, Un’equipe formata da un medico e un’ infermiere che effettuano visite e tamponi a domicilio per malati o sospetti Covid. Rispondono al coordinamento dello Spallanzani che li organizza su più turni in modo da coprire tutto il territorio. Sul territorio i medici che hanno aderito all’appello della Regione sono 300, Cesare è uno di loro. Un modo per spostare il fronte contro il Covid, dalle strutture sanitarie alle case, alleggerendo la pressione sui pronto soccorsi. “Circa l’80% delle chiamate non viene ospedalizzata”, spiega Maria Grazia Mieli, vice coordinatrice delle Uscar. (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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