(Torino). “Vito oggi avrebbe 27 anni, non c’è, non è stato ammazzato dalla mafia o da un colpo di pistola, da un extracomunitario o da un delinquente: è stato lo Stato, che ha sempre tagliato dove doveva investire, nella scuola, e io devo ringraziare lo Stato per non vedere più mio figlio – così la madre di Vito Scafidi, Cinzia Caggiano – Si è tolto il velo delle istituzioni, che copriva i crolli e le tragiche fatalità. Per quarant’anni la scuola era una Cenerentola. Quarant’anni in cui la scuola è stata violentata, distrutta. Hanno risparmiato 500 euro: oggi Vito non c’è perché la Provincia voleva risparmiare 500 euro. Il 22 novembre è diventata la giornata mondiale per la Sicurezza, la politica non poteva più nascondersi. Dieci anni, c’è sempre stata un’assenza: dei politici di Roma. Perché? Perché il problema non si è risolto” ha dichiarato Cinzia Caggiano, alla manifestazione in ricordo dai dieci anni della morte del figlio. (s.iacomussi)
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