La maturità ai tempi del coronavirus: “Triste non potersi abbracciare”
Una studentessa: “L’8 giugno abbiamo cantato ‘Notte prima degli esami’ davanti a scuola”
(Roma). Mancano ormai pochi giorni all’inizio degli esami di maturità, che a causa delle restrizioni dovute alla crisi del coronavirus quest’anno non prevedono gli scritti. Una studentessa del liceo classico di Roma ‘Immanuel Kant’, Ludovica Russo, ha raccontato le sue sensazioni in vista della prova che la attende: “Rimane il grande punto interrogativo dell’orale. E’ un po’ strano perché all’esame non potremo esserci tutti con il nostro gruppo classe. L’8 giugno siamo andati a cantare davanti a scuola ‘Notte prima degli esami’ con gli altri quinti: è stato molto caloroso. Non abbiamo fatto nemmeno i ‘cento giorni’, puntiamo a farli dopo l’esame. E’ molto strano non potersi abbracciare dopo l’esame, è molto triste. E’ stato tutto rimandato, pensavamo al viaggio dopo l’esame. Ci siamo persi l’esperienza un po’ mistica dell’ultimo anno. Onestamente sono contenta così: potrò raccontare questo esame ai miei figli, finirò sui libri di storia”. (Andrea Corti/alanews)
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