La testimonianza di chi ha conosciuto il Papa: “Con lui la semplicità di una persona di famiglia”
Beppe e Vilma ricordano l’incontro privato nel marzo 2022: “Ci accolse senza formalità né etichette. Un gesto inatteso che porteremo nel cuore”
Cronaca (Torino). Il 4 marzo 2022, Giuseppe Montrucchio, ordinario di Medicina Interna presso UNITO, e sua moglie Vilma, hanno avuto il privilegio di essere ricevuti in forma privata da Papa Francesco. Tutto ha avuto inizio il giorno di Natale del 2021, quando un amico del liceo contattò il Prof. Montrucchio per visitare l’anziana vedova del torinese Franco Martinengo, cugino di primo grado di Papa Francesco. La sera della visita, avvenuta il giorno di Natale — a seguito della quale, viste le condizioni della donna, Papa Francesco chiese la Sacra Unzione — una telefonata per avere aggiornamenti sul quadro clinico si concluse con una proposta inaspettata: il Papa aveva espresso il desiderio di ricevere Beppe e Vilma. “Piazza San Pietro era vuota, pioveva”, racconta oggi Montrucchio. “Dopo i controlli e un’attesa in un ambiente semplice, Papa Francesco entrò da solo, bussando con discrezione. Aveva un passo incerto per via della gonartrosi, ma il sorriso era pieno. Ci disse subito di toglierci la mascherina e iniziammo a parlare, senza formalità”. Il colloquio toccò temi personali e globali: dalla preoccupazione per la guerra in Ucraina alla figura del cugino designer, fino al ricordo degli anni giovanili. “Era sereno, umano, ci parlava come un amico. Non ci chiese preghiere né offrì benedizioni: fu un incontro laico, vero”. Il Papa regalò loro un libro e due rosari e prima di congedarsi, lasciò un messaggio: “Difendete la sanità pubblica. In Italia è un bene prezioso”. Un uomo, prima che un pontefice.
(Sebastiana Risso/alanews)

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