L’istituto Buontalenti di Firenze in anticipo con i banchi a rotelle
La direttrice Cellai: ”Lasciare chiusa la scuola con le strade aperte, un grande danno”
CRONACA (Firenze). L’istituto professionale Buontalenti di Firenze ha riorganizzato la didattica in presenza in seguito all’ultimo decreto che prevede una didattica digitale integrata pari almeno al 75%. Prima dell’inizio della scuola, il Buontalenti aveva inserito una serie di accorgimenti per far fronte all’emergenza sanitaria. ’Lasciare chiusa la scuola con le strade aperte, credo sia un ulteriore danno. Sembra quasi che il diritto allo studio venga dopo altri diritti. Il nostro istituto nel rispetto della normativa vigente ha organizzato spazi e tempi della scuola favorendo le attività tecnico-pratiche, così come abbiamo pensato a forme di distanziamento sociale, sanificazione e igienizzazione degli ambienti e regole nuove dello stare insieme”. Spiega la dirigente dell’istituto Maria Francesca Cellai, che racconta come i banchi a rotelle voluti dalla ministra Azzolina erano già stati acquistati dal Buontalenti anni fa. ’I banchi con le rotelle nella mia scuola sono entrati cinque anni fa, seguendo le linee dell’Istituto Indire. Abbiamo aderito al movimento avanguardie educative, una didattica che abbraccia le neuroscienze e questi strumenti sono coerenti con un insegnamento costantemente aggiornato. ’Se i ragazzi sono costretti a seguire a distanza una lezione e spesso si riuniscono a casa di uno stesso compagno di classe, finiscono per fare assembramento senza mascherina. Dove troviamo il beneficio? Inoltre il rischio di abbandono si moltiplica perché il ragazzo non si appassiona alla scuola, a certi metodi che vive come un’imposizione”. (e.delucia)
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