Migranti, i dialoghi tra Sea Watch, Italia e Libia sul barcone ribaltato
La ong accusa Roma di non aver risposto a domanda su chi fosse l’autorità responsabile del soccorso
(Mar Mediterraneo). La richiesta di soccorso, l’intervento del mercantile in aiuto, i contatti con i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di Tripoli e Roma. Quest’ultimo che, secondo la ong Sea Watch, riattacca il telefono senza rispondere alla domanda su chi fosse l’autorità responsabile del soccorso del barcone partito dalla Libia e che si è ribaltato causando 30 dispersi in mare. Sea Watch ha pubblicato il resoconto dei colloqui intercorsi tra il suo aereo Sea Bird, che per primo ha avvistato l’imbarcazione, e gli altri protagonisti entrati nell’operazione. La barca alla deriva si è poi ribaltata durante il trasbordo delle persone sul mercantile Froland, intervenuto in soccorso. Le persone tratte in salvo sono solo 17. (NPK) (Francesco Cofano/alanews)
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