“Per la prima volta le autorita’ italiane dopo averci contattato ci hanno detto che i libici erano sul posto, e avrebbero coordinato le operazioni di soccorso, e questo ci e’ sembrato un fatto strano, oltre che illegittimo dal punto di vista della Convenzione di Amburgo che prevede l’obbligo del possesso di un centro di coordinamento da parte dello Stato che si offre di collaborare”. Lo ha detto oggi Riccardo Gatti, coordinatore dell’ong Proactiva Open Arms in Italia. Nel corso di una conferenza stampa a Roma, Gatti ha aggiunto: “Non possiamo fidarci della Guardia costiera libica; in passato ci ha minacciato, un’altra volta hanno esploso colpi in aria, un’altra volta ci hanno sequestrato per ore”. Secondo il coordinatore, grazie alle sue due navi in 43 missioni da 15 giorni l’una Proactiva ha salvato 11.700 persone tramite le sue due navi, la Golfo Azzurro e la Open Arms
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