Categories: Cronaca

Migranti, Sea Watch lancia l’allarme: “34 persone in pericolo di vita”

Secondo la Ong il rischio nubifragio metterebbe in pericolo la vita di 34 persone disperse nel Mediterraneo

L’organizzazione non governativa Sea Watch ha lanciato un appello urgente per la salvaguardia di 34 migranti in difficoltà nel Mediterraneo. La situazione è particolarmente critica a causa delle condizioni meteo avverse e di un imminente nubifragio, che sollevano preoccupazioni sulla loro sicurezza. Il gruppo è stato individuato a circa 100 miglia nautiche dalla costa libica, dove la nave umanitaria ha confermato la loro presenza in pericolo.

La situazione critica dei migranti

La Sea Watch ha comunicato che le 34 persone, tra cui diverse donne e bambini, si trovano a bordo di una barca di fortuna a rischio di affondare. Le autorità marittime europee sono state informate della situazione, ma fino ad ora non è stata fornita assistenza adeguata. Il fondatore dell’organizzazione, Giorgia Linardi, ha sottolineato l’urgenza di un intervento: “Queste persone non possono aspettare, il tempo sta per scadere. Abbiamo bisogno di un porto sicuro dove possano essere sbarcate immediatamente“.

Le difficoltà delle operazioni di soccorso

La Sea Watch ha evidenziato come le operazioni di soccorso nel Mediterraneo stiano diventando sempre più pericolose a causa delle politiche di chiusura dei porti da parte di molti Stati europei. Negli ultimi mesi, diverse navi umanitarie hanno affrontato ostacoli significativi, come il divieto di attracco e la criminalizzazione delle operazioni di salvataggio. Secondo il report dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), nel primo trimestre del 2025 si sono registrati oltre 1.500 tentativi di attraversamento del Mediterraneo centrale, con un numero crescente di morti e dispersi.

L’appello alla comunità internazionale

Le condizioni meteo avverse, che prevedono piogge torrenziali e forti venti, aggravano ulteriormente la situazione, rendendo le operazioni di soccorso più complesse e pericolose. “Siamo di fronte a una vera e propria emergenza umanitaria“, ha dichiarato un portavoce della Sea Watch. “È fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti per garantire che queste persone non vengano dimenticate“.

La nave Sea Watch 4, attualmente in missione nella zona, ha già effettuato operazioni di salvataggio nelle settimane precedenti, contribuendo a portare in salvo centinaia di migranti. Tuttavia, nonostante gli sforzi, i soccorsi rimangono limitati e le risorse a disposizione delle ONG sono sempre più scarse. Le autorità italiane e maltesi sono state sollecitate a intervenire, ma finora non si registrano segnali di azione concreta.

Redazione

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