Milano, riattaccate le “pietre d’inciampo” per i bimbi palestinesi: “Siamo tutti Ghali”
Gli attivisti di Camera del Non Lavoro dopo l’atto di vandalismo: “Israele non può restare impunito”
CRONACA (Milano). “Noi siamo tutti Ghali e Ghali è parte di noi. Ciò che riusciremo a costruiremo insieme sarà in solidarietà del popolo palestinese”. Parola di Riccardo Germani Gli attivisti di Camera del Non Lavoro, gli occupanti dello spazio liberato dal sindacato dei lavoratori Adl Cobas, in via Alessandro Volta 22. Da poche ore hanno ripristinato le “pietre d’inciampo” dedicate ai bambini palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. La scorsa notte le targhette (sei in tutto) sono state vandalizzate da ignoti, che hanno pensato di staccarle dal marciapiede. I militanti hanno invitato il cantante Ghali, appena finito nella bufera mediatica per lo “stop al genocidio” pronunciato la scorsa settimana sul palco di Sanremo, a partecipare all’opera di ripristino. Il cantante non è arrivato, in piazzale Baiamonti, ma ciò non ha scoraggiato gli attivisti: “Lui ha già fatto molto da quel palco, parlando a 14 milioni di persone. – prosegue Germani – E ha detto una cosa ben chiara: ‘cosa ci facevo io su quel palco se non gridavo ‘stop al genocidio’?”. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
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