La Guardia di Finanza di Caserta ha arrestato tre membri di una banda di falsari, accusati di falsificazione e vendita di diplomi di qualifica professionale. La banda utilizzava un’istituzione scolastica paritaria di Durazzano (in provincia di Benevento) per produrre circa 1.743 diplomi falsi. Sequestrati documenti e somme di denaro.
La recente operazione della Guardia di Finanza di Caserta ha portato all’arresto di tre membri di una banda di falsari specializzati nella creazione e vendita di diplomi falsi. Questo intervento, coordinato dalla Procura di Benevento, ha svelato un traffico illecito che ha coinvolto la falsificazione di documenti scolastici, con un giro d’affari stimato in migliaia di euro. La scoperta di questa rete di frodi mette in luce un problema serio all’interno del sistema educativo.
La banda e il suo modus operandi
L’operazione si è focalizzata su una struttura scolastica paritaria situata a Durazzano, dove i membri della banda garantivano diplomi falsi in cambio di mille euro. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione di diplomi e alla manipolazione di verbali e registri di esami di qualifica professionale. Le indagini hanno rivelato che i diplomi taroccati risalivano all’anno scolastico 2012/2013 e sono stati utilizzati da circa 1.743 candidati per accedere alle graduatorie del personale ATA per il triennio 2021-2023.
L’importanza dell’operazione
Il procuratore facente funzioni di Benevento, Gianfranco Scarfò, ha sottolineato l’entità dell’operazione, definendo la situazione come un “pactum sceleris”, ovvero un accordo illecito tra i soggetti coinvolti, mirato alla produzione sistematica di diplomi falsi. Le indagini hanno portato al sequestro di documentazione sia cartacea che digitale, nonché di ingenti somme di denaro in contante, a conferma della portata del giro d’affari. Non è ancora chiaro se ci siano ulteriori complici o se l’organizzazione fosse più ampia, ma gli inquirenti stanno approfondendo le connessioni tra i vari partecipanti all’illecito traffico.
La necessità di controlli più rigorosi
Le autorità hanno avviato un’indagine approfondita per identificare tutti i soggetti coinvolti. Si ipotizza che la rete di falsificazione possa aver operato per anni, sfruttando la necessità di diplomi da parte di cittadini in cerca di opportunità lavorative. Questo caso pone l’accento sulla vulnerabilità del sistema educativo e sulla necessità di implementare misure di controllo più rigorose per prevenire simili frodi in futuro. La situazione attuale richiede un’attenzione particolare per garantire l’integrità del sistema formativo e proteggere i diritti degli studenti onesti.