Mollicone, Lavorino: “Sentenza di Appello è suicida”
“Tuzzi e Belli erano da considerarsi inattendibili”
Cronaca (Roma). “La sentenza di Appello non ci diede nessuna soddisfazione perchè si definisce una setenza suicida. Già a nostro avviso chi ha confezionato la sentenza di appello sapeva come sarebbero potute andare le cose, chi aveva confezionato questa sentenza si vede che era stato messo in minoranza dagli altri membri della giuria. Perché se una persona viene dichiarata innocente deve essere spiegato perché è innocente, nel processo di Appello ci sono state 24 udienze e 44 testimoni quasi tutti dell’accusa e ci sono stati scontri forti fra i consulenti dell’accusa. Due testimoni sono inattenbili: Tuzzi e Belli. Io l’ho dichiarato spesso perché Belli aveva dichiatato che l’avvistamento del soggetto biondo era avvenuto il 31 maggio. All’inizio si era sbagliato e aveva detto il 1 giugno”. Così Carmelo Lavorino, coordinatore del pool difensivo della famiglia Mottola durante la conferenza stampa a Roma. (Marco Vesperini/alanews)
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