Morte di Navalny, Tajani: “Si è spenta una voce libera, brutto segnale”
Il ministro degli Esteri: “Lui in carcere ingiustamente, spero sia morto per cause naturali”
(Milano). “Quando l’opposizione in un paese come la Russia perde la sua voce più autorevole è sicuramente un brutto segnale. Messo ingiustamente in un carcere non proprio di una democrazia garantista. Una libera voce che si spegne. Auguriamoci che sia stata una morte naturale. Veramente un peccato. Tv russa parla di malore? Non voglio e non posso dire nulla, certamente era detenuto in condizioni da non agevolare un decorso positivo dei problemi di salute che aveva. Non è morto di vecchiaia, ma spero davvero sia morto per cause naturali”. Queste le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sulla morte del dissidente russo Alexei Navalny, principale oppositore politico di Vladimir Putin. L’attivista è morto a 47 anni nel carcere del distretto autonomo di Yamalo-Nenets, situato nel Circolo Polare Artico, dove era detenuto. Le parole di Tajani sono giunte a margine del “Forum Sanità”, l’evento organizzato oggi da Forza Italia a Milano. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
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