Morte Ugo Russo, in piazza per chiedere verità e giustizia
A 100 giorni dalla morte mancano ancora i risultati dell’ autopsia
CRONACA (Napoli). “Si può immaginare come abbiamo passato gli ultimi mesi. Oltre alla perdita di mio figlio siamo stati anche costretti a stare chiusi in casa per tre mesi. Questo presidio di oggi nasce per chiedere verità e giustizia per mio figlio. Dopo oltre 100 giorni dalla sua morte non sappiamo ancora nulla”. Così Vincenzo Russo, padre di Ugo, il quindicenne ucciso da un carabiniere fuori servizio durante un tentativo di rapina con una pistola giocattolo, a margine del presidio di oggi pomeriggio convocato in via Roma per chiedere verità e giustizia.
“Dopo oltre 100 giorni non si conoscono ancora i risultati ufficiali dell’autopsia. Le perizie di parte però parlano chiaro: due colpi di pistola sono stati sparato dall’auto, un terzo dalla nuca. E questo racconta una dinamica che sa molto di esecuzione”. Così Alfonso de Vito, attivista napoletano, intervenendo al presidio (Luca Leva)
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