Morti nei cantieri, Cgil: “Istituire reato di ‘omicidio sul lavoro’ e patenti a punti”
Katiuscia Calabretta, segretaria generale Fillea-Cgil Lombardia: “Nei cantieri spesso certificati di formazione falsi”
CRONACA (Milano). Reato di omicidio sul lavoro e patenti a punti per aziende che osservano standard di sicurezza elevati. Queste le proposte che da tempo sono state sottoposte all’attenzione delle istituzioni da parte di Fillea-Cgil. La sezione lombarda del sindacato ha chiesto anche l’istituzione di un “badge di cantiere”, per monitorare le presenze dei lavoratori e la durata effettiva dei turni svolti. Lo ha ribadito oggi Katiuscia Calabretta, segretaria generale di Fillea-Cgil Lombardia, davanti agli uffici della Prefettura di Milano. Si è svolta qui, questo pomeriggio, la manifestazione di protesta sindacale che Cgil e Uil hanno convocato nel capoluogo lombardo (come nel resto d’Italia), in segno di protesta dopo la morte di cinque operai a Firenze, ritrovati senza vita tra le macerie del cantiere Esselunga crollato lo scorso 16 febbraio. Ad oggi – fa sapere Calabretta – le rivendicazioni sindacali non hanno ancora ricevuto risposte concrete. La rappresentante, inoltre, ha lanciato un allarme: “La formazione spesso non viene fatta e nei cantieri vengono presentati certificati che non sono neppure veri”. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
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