Morto Navalny, a Milano presidio della Comunità dei Russi Liberi: “Uno shock per tutti noi”
La fondatrice Maria Mikaelyan: “Non ci resta che sperare nella vittoria dell’Ucraina per rovesciare il regime”
CRONACA (Milano). Tristezza, rabbia, indignazione. Queste le sensazioni che hanno fatto da padrone questa sera in piazza dei Mercanti, a Milano, a pochi passi dal Duomo, dove la Comunità dei Russi Liberi ha organizzato un presidio di solidarietà per la morte di Alexei Navalny, attivista politico e principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin. Navalny era rinchiuso in una colonia penale a regime speciale della regione artica di Yamalo-Nenets, nel Circolo Polare Artico, dove è morto in circostanze ancora da chiarire. L’uomo aveva 47 anni. “Questa notizia è uno shock per tutti noi”, ha spiegato Maria Mikaelyan, fondatrice della comunità. “Navalny non è stato il primo politico russo ucciso da Putin – ha aggiunto – questo è solo l’ultimo di una lunga scia di omicidi politici”. E infine, l’attivista ha concluso con un appello all’Occidente: “Non ci resta che sperare nella vittoria dell’Ucraina, è l’unica cosa che potrebbe far cadere il regime di Vladimir Putin. Se l’Occidente vuole questo, deve continuare a sostenere l’Ucraina, come ha sempre voluto anche Navalny. Cerchiamo di realizzare almeno questa sua volontà”. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
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