Mostro di Firenze, spariti reperti: “Quando sequestri una cosa, restituisci o conservi”
L’avvocato Adriani: “Il segnale di una giustizia che non funziona”
CRONACA (Firenze). Un caso ancora irrisolto dalla giustizia italiana è la lunga scia di delitti del mostro di Firenze. Il caso torna all’attenzione della cronaca giudiziaria con una richiesta di istanza di revisione del caso, in cui mercoledì scorso alla riapertura dei pacchi contenenti reperti di quell’epoca, sono risultati spariti una macchina fotografica e le fotografie, un rullino, una parte della tenda dei giovani francesi uccisi nel 1985. L’avvocato Vieri Adriani, legale della figlia minore di Nadine Mauriot, Anne Lanciotti e Irene Kraveichvili, sorella maggiore dell’altra vittima, Jean Michelle: “Abbiamo dovuto assistere all’apertura di quei plichi che non contenevano quello che avevamo espressamente richiesto, la Nikon, 17 fotogrammi, 16 diapositive, un pezzo di pellicola e alcuni appunti dei turisti francesi. Evidentemente sono state messe all’interno e poi non si sa come, dove e quando e da chi sono state tolte. A meno che non siano state distrutte a nostra insaputa. Non ci siamo mossi solo ora, ma ben prima, nel 2010 quando i familiari delle vittime, tramite un loro rappresentante, hanno chiesto la restituzione di questi oggetti. È tutta la giustizia che non funziona, finisce che noi siamo a farne i conti e a giustificare queste apparenti defaillance del sistema, ma l’amministrazione della giustizia non è all’altezza dei propri compiti. Quando sequestri una cosa, o la restituisci o la conservi, non la fai sparire”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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