Giornalisti espongono cartelli con appellativi usati da Di Maio e Di Battista
(Napoli). “Non si tratta solo dei violenti attacchi verbali. Ci sono già in atto procedure: la più grave è quella che prevede il taglio dei fondi all’editoria a partire dal 2020. Molte testate dovranno chiudere e questo significa che non ci sarà più nel nostro paese quel pluralismo e quell’informazione capillare che è una delle basi della nostra democrazia”. Così Ottavio Lucarelli, presidente dell’Odg Campania, a margine del presidio sulla libertà di stampa organizzato dalla Federazione nazionale della stampa.
“Se la stampa viene attaccata è a rischio la stessa democrazia del nostro paese. Non è una questione legata al M5S, non è certo la prima volta che la stampa viene minacciata dalla politica.
Vogliono cancellare l’ordine dei giornalisti e vogliono cancellare fondi per il pluralismo dell’informazione. La deriva è pericolosissima. Dobbiamo scendere in piazza tutti, non solo i giornalisti.” Così Claudio Silvestri, segretario del sindacato unitario giornalisti campania. (Luca Leva/alanews)
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