(Napoli). “Eravamo in orario di chiusura e, come sempre, stavo andando via con l’incasso. Quando sono arrivato nel garage della pizzeria per prendere lo scooter mi hanno bloccato, mi hanno fatto inginocchiare e, con una pistola puntata alla testa, mi hanno chiesto di dargli tutto. È stata una scena in stile gomorra, una vera e propria violenza psicologica. Il giorno dopo ho ricevuto tanta solidarietà e sono andato a lavorare con lo stesso spirito di sempre. Credo che a Napoli non manchi nulla se non un pò di buon senso in una parte residuale di napoletani. Parliamo, però, di piccole percentuali che, così come Gomorra, non rappresentano la città. Napoli siamo noi, i pizzaioli, gli chef stellati, gli artigiani e credo che con il passare del tempo quel marcio che ancora c’è lentamente sparirà”. Così Diego Vitagliano, titolare di una pizzeria nel quartiere Bagnoli, a Napoli, che due sere fa è stato rapinato dell’incasso da due malviventi che lo hanno costretto ad inginocchiarsi puntandogli una pistola alla testa. (Luca Leva/alanews)
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