Napoli: la tragedia di Gaetano, parla lo zio
“Abbandonati dalle istituzioni, vogliamo giustizia”
(Napoli). “Sono giorni tristi, con Gaetano in terapia intensiva che ora ha anche perso l’uso delle gambe. E la riabilitazione sarà una seconda tragedia. Abbiamo fatto un appello a Mattarella, al ministro Lamorgese e a Conte. Nessuno ci sta ascoltando.
Sono passati dieci giorni e non si è mosso nulla.
Noi non vogliamo conforto ma giustizia. Vogliamo che questi delinquenti siano catturati. Chi sa e non parla è complice di questi delinquenti. L’amico di Gaetano? Non ci abbiamo parlato e lui non si è fatto sentire”. Così Franco Maiello, zio di Gaetano Ferraiuolo, il giovane gambizzato a Sant’Antimo 10 giorni fa.
“Per fortuna le condizioni di Gaetano sono migliorate. Poi è chiaro, non gli ricresceranno le gambe. Ci vuole giustizia ma subito. Ai cittadini di Sant’Antimo dico: chi sa parli”. Così il consigliere regionale Borrelli che sta seguendo la famiglia (Luca Leva/alanews)
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