(Napoli). “Lo scopo di questa conferenza stampa era quello di portare all’evidenza pubblica le condizioni precarie di lavoro nelle quali i nostri colleghi sono costretti ad operare nel porto di Napoli. Le condizioni di sicurezza sono praticamente inesistenti, si continuano a tagliare stipendi e ad utilizzare cassa integrazione ordinaria e straordinaria” Così Roberto Stellato, licenziato co.na.te.co. “Si tratta della co.na.te.co e della so.te.co. che purtroppo utilizzano il licenziamento come minaccia nei confronti del lavoratori provando a tenerli a freno con paura e terrore”. Così Laura Ingrosso, licenziata co.na.te.co. “La situazione nel porto di Napoli continua a peggiorare. Nonostante l’aumento della movimentazione merci si continua a parlare di emergenza e a licenziare. In realtà i licenziamenti sono funzionali a far fuori i lavoratori che provano a rialzare la testa rivendicando condizioni di lavoro più dignitose”. Così Piero Aloisi del Sindacato intercategoriale Si-Cobas (Luca Leva/alaNEWS)
Giordano Bruno Guerri: "Razzismo diventato tabù dopo campi di concentramento nazisti" "Prima ad allora le…
Giordano Bruno Guerri: "Per Mussolini donne dovevano badare a casa, fare figli e portare corna"…
Giordano Bruno Guerri: "Antifascisti di oggi il massimo rischio che corrono è un applauso" "Quelli…
Autonomia, Tajani: "Legge da correggere, lavoreremo per permettere a tutta Italia di beneficiarne" Sul Canone…
Unifil, Tajani: "Parole Salvini? La linea del governo la dettano premier e ministro degli esteri"…
Autonomia, Occhiuto: "Diritti civili e sociali non sono garantiti al sud come al nord" "Siamo…