Ncc, 500 conducenti davanti il ministero dei Trasporti: “Norme per non farci lavorare”
“Ci rivolgiamo al governo perché Salvini non è interlocutore terzo”
(Roma). Sit-in davanti al ministero dei Trasporti per 500 Ncc mentre è in corso il tevolo tecnico per cambiare la legge n.12 del 2019 con due decreti ministeriali. “Noi non vogliamo interloquire con Salvini perché ci siamo resi conto che non è terzo ma fa gli interessi solo dei tassisti. Ci rivolgiamo al governo che è andato al potere dicendo che era per le imprese, per la crescita, per il Pil, per l’occupazione, noi queste cose le facciamo ogni giorno. E c’è un ministro che invece sta cercando di far chiudere le imprese di noleggio del conducente. Siamo 35mila e con l’indotto siamo tre volte tanto. Stanno mettendo in campo delle norme assurde che vogliono vietare l’intermediazione che per esempio non ci permetteranno più di trasportare i turisti di un hotel in accordo con un tour operator. Noi al contrario dei taxi siamo una categoria educata e non mettiamo a soqquadro le città”. Così Giulio Aloisi, fondatore e consigliere nazionale di ANItraV. (Marco Vesperini/alanews)
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