Omar Bassi, parlano gli amici: “Ingiusto morire così, lui era in salute”
“Faremo di tutto per onorare la persona che era. Il ricordo che resta è il suo sorriso”
Cronaca (Bollate). “Era una persona buona, con tanto amore dentro e pieno di vita. L’unico ricordo che resta è il suo sorriso che aveva in qualunque situazione ci trovassimo. Sapeva sempre come tirarci su il morale. Lavorava in un panificio, adorava il muay thai e di recente aveva anche iniziato a cantare”. Gabriele, Mirko, Aurora e Francesco descrivono così il loro amico Omar Bassi, il 23enne bollatese morto lo scorso 5 agosto a Reggio Calabria a causa di un’emorragia cerebrale dopo un pestaggio in una discoteca a Origgio. Tra i quattro, ad assistere alla vicenda la sera del 20 luglio c’era Mirko, un cugino della vittima: “Tutto è partito da una discussione tra il fratello Thomas e un altro ragazzo del tavolo affianco. Omar è intervenuto quando ha visto il fratello più piccolo svenuto e pieno di sangue”. “Pensavamo che una cosa del genere potesse essere fatta dai ragazzini, non dai buttafuori. Ora speriamo sarà fatta giustizia perchè non si può morire così” aggiunge Aurora. (Nicoletta Totaro/alanews)
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