Omicidio Bozzoli, reazioni a caldo dopo la sentenza. Il papà del nipote killer: “Non mi sento bene”

Omicidio Bozzoli, reazioni a caldo dopo la sentenza. Il papà del nipote killer: “Non mi sento bene”

Le dichiarazioni dei familiari di Giacomo Bozzoli dopo la conferma dell’ergastolo

CRONACA (Brescia). La Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha da poche ore confermato la sentenza di condanna all’ergastolo nei confronti di Giacomo Bozzoli, il 38enne imputato dell’omicidio dello zio Mario Bozzoli, avvenuto nel 2015. Il delitto, stando a quanto sentenziato dai giudici, sarebbe stato compiuto dal nipote nella fonderia di via Gitti a Marcheno, nel bresciano, di cui Mario Bozzoli era il titolare. Nello stesso stabilimento l’assassino avrebbe anche bruciato il cadavere della vittima (forse con la complicità di due dipendenti), in modo da farne sparire le tracce. “Non mi sento bene in questo momento”, sono state le parole pronunciate dal padre di Giacomo, Adelio Bozzoli, appena uscito dall’aula di giudizio dopo la lettura della sentenza. “Prima o poi la verità viene a galla – ha dichiarato invece Irene Zubani, la vedova di Mario Bozzoli – sono convinta di questo”. Altrettanto poche sono state le parole di Giuseppe Bozzoli, uno dei due figli di Mario: “Siamo felici per mio padre, questo è ovvio, ma non me la sento di aggiungere”. Poche parole, sì, ma che sanno di liberazione. (Lorenzo Bonuomo/alanews)

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