Omicidio Verzeni, procuratrice aggiunta Rota: “Non c’è nessun movente”
E’ stata però contestata la premeditazione
Cronaca (Bergamo). Questa mattina, presso la Procura della Repubblica di Bergamo, ha avuto luogo un punto stampa tenuto dalla procuratrice aggiunta Maria Cristina Rota e da alcuni membri dell’Arma dei Carabinieri sull’omicidio di Sharon Verzeni. L’incontro ha seguito di poche ore il fermo del presunto assassino, un cittadino italiano di origine straniera. E’ emerso che l’uomo ha confessato di aver colpito Sharon senza un preciso movente (i due non si conoscevano), ma gli è stato contestato l’omicidio premeditato in quanto era uscito di casa con quattro coltelli. E’ stato il fermato stesso a indicare agli inquirenti il punto del fiume Adda dove aveva gettato un sacco con gli abiti che indossava la sera del delitto e i coltelli. Quello usato per colpire Sharon è stato sepolto sul gretto del fiume e dissotterrato dai carabinieri. L’uomo ha precedenti penali per maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella, che aveva cercato di accoltellare alla schiena. Il fermato non risultava sotto l’effetto di alcolici o stupefacenti. (Riccardo Sciannimanico/alanews)
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