Un medico | Pixabay @Julio César Velásquez Mejía - alanews.it
Un complesso intervento chirurgico è stato effettuato su una bambina di 5 mesi all’Istituto Giannina Gaslini. La piccola, affetta da una neoformazione retrofaringea, ha subito una rimozione totale della lesione, con esito positivo e decorso clinico favorevole. Il team multidisciplinare ha evidenziato l’importanza della collaborazione per affrontare casi complessi.
Un intervento chirurgico di alta complessità è stato recentemente effettuato presso l’Istituto Giannina Gaslini di Genova su una bambina di soli cinque mesi. La piccola paziente, proveniente da Trento, era affetta da una neoformazione localizzata nello spazio retrofaringeo/parafaringeo destro, una condizione rara e delicata che ha richiesto un approccio altamente specializzato e tempestivo.
La massa tumorale, di dimensioni significative e posizionata in una zona profonda e difficile da raggiungere, occludeva lo spazio respiratorio della neonata, rendendo necessaria l’intubazione per garantirle una corretta respirazione. Gli specialisti hanno immediatamente riconosciuto l’urgenza della situazione e hanno pianificato un intervento chirurgico delicato, consapevoli dei rischi legati all’età della paziente e alla possibilità di danneggiare strutture vitali circostanti.
L’operazione è stata condotta da un’équipe multidisciplinare di esperti, tra cui Roberto D’Agostino, direttore di otorinolaringoiatria, e Sabrina Garofolo, dirigente medico, insieme a Giovanni Danesi, direttore responsabile di otorinolaringoiatria e microchirurgia della base cranica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La loro collaborazione ha dimostrato l’importanza dell’integrazione delle competenze in situazioni mediche critiche.
L’approccio chirurgico ha previsto un accesso transparotideo esterno per rimuovere integralmente la lesione, senza compromettere le strutture nervose e vascolari adiacenti. Questo aspetto è di fondamentale importanza, poiché una gestione errata in tali interventi potrebbe portare a conseguenze gravi. Fortunatamente, la paziente è stata estubata nelle ore successive all’operazione e ha ripreso autonomamente la respirazione e l’alimentazione, segno di un decorso post-operatorio favorevole.
Roberto D’Agostino ha commentato l’operazione sottolineando come la pianificazione accurata e la collaborazione tra diverse specializzazioni siano stati essenziali per il successo dell’intervento. “Questo risultato conferma il valore della nostra struttura nel gestire situazioni complesse con un approccio integrato e tempestivo”, ha dichiarato.
L’assessore regionale alla Sanità ha inoltre evidenziato come l’Ospedale Gaslini rappresenti un’eccellenza nel panorama sanitario, non solo ligure ma nazionale. L’intervento, considerato particolarmente complesso, dimostra l’elevato livello di professionalità dei medici e la capacità dell’ospedale di offrire cure di alta qualità a bambini affetti da patologie gravi.
L’approccio chirurgico ha previsto un accesso transparotideo esterno, permettendo di rimuovere integralmente la lesione senza compromettere le strutture nervose e vascolari circostanti. Questo aspetto dell’intervento è stato particolarmente rilevante, considerando la giovane età della paziente e la complessità della situazione. Dopo l’intervento, la bambina è stata estubata e ha ripreso autonomamente la respirazione e l’alimentazione, segno di un decorso clinico favorevole.
Il dottor D’Agostino ha commentato l’importanza di una pianificazione accurata e del lavoro di squadra tra diverse specialità mediche, sottolineando come il successo dell’intervento metta in risalto il valore della collaborazione multidisciplinare. Anche l’assessore regionale alla Salute ha elogiato l’operato dell’Ospedale Gaslini, definendolo un’eccellenza non solo per la Liguria, ma per tutta l’Italia.
I tumori parafaringei, che rappresentano meno del 2% delle neoplasie del distretto cervico-cefalico, sono casi estremamente rari, soprattutto nei neonati. La letteratura scientifica riporta pochissimi casi di neuroblastomi in questa sede, evidenziando la diagnosi e il trattamento tempestivi come elementi cruciali per la sopravvivenza e il recupero dei pazienti. Al momento, il decorso post-operatorio della bambina è positivo, alimentando la speranza e la fiducia nelle capacità del sistema sanitario.
Il Gaslini, sempre più riconosciuto come punto di riferimento nazionale e internazionale per la cura pediatrica, offre speranza e assistenza a centinaia di bambini affetti da patologie complesse. I tumori parafaringei, come quello diagnosticato nella bambina, rappresentano meno del 2% delle neoplasie del distretto cervico-cefalico. La letteratura scientifica documenta casi molto rari di neuroblastomi in questa sede, specialmente in bambini sotto l’anno di età.
Questa operazione non solo ha salvato la vita della piccola, ma ha anche evidenziato le straordinarie competenze e l’impegno del personale medico dell’Istituto Giannina Gaslini, capace di affrontare con successo anche le sfide più ardue nel campo della medicina pediatrica.
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