Polizia | Pixabay @abile - alanews.it
Roma, 8 aprile – La banda di spacciatori individuata dalla Squadra Mobile di Avellino era guidata da un detenuto. Cinque persone sono state sottoposte a custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sequestrati 252mila euro
La lotta contro il traffico di droga in Irpinia ha compiuto un importante passo avanti grazie all’operato della Squadra Mobile della Questura di Avellino. Cinque individui sono stati arrestati, tutti gravemente indiziati di reati legati all’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Questa operazione, condotta sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha svelato una rete di spaccio che operava in modo organizzato e sistematico, evidenziando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il narcotraffico.
Le indagini sono state avviate grazie a segnalazioni e attività di intelligence, rivelando che la banda aveva la sua base operativa ad Altavilla Irpina. I membri del gruppo gestivano il traffico di droga, coordinando la vendita e la distribuzione delle sostanze stupefacenti. Un elemento particolarmente significativo di questa operazione è il fatto che il leader della banda, nonostante fosse detenuto, continuava a esercitare il suo dominio sulla rete di spaccio. Questo aspetto mette in luce non solo la resilienza del crimine organizzato, ma anche le sfide che le forze dell’ordine affrontano nel combattere tali fenomeni.
Il capo dell’organizzazione, attualmente rinchiuso in un istituto penitenziario, utilizzava telefoni cellulari e sim card che venivano consegnati dalla moglie durante i colloqui in carcere. Questo sistema di comunicazione clandestina gli permetteva di mantenere contatti con i suoi complici e di impartire ordini riguardo le attività di compravendita. Le intercettazioni telefoniche sono state fondamentali nel monitorare le operazioni della banda e nel raccogliere le prove necessarie per l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.
Durante le perquisizioni condotte dalla Polizia di Stato, sono stati sequestrati oltre 250.000 euro in contante, una somma che testimonia l’ampiezza delle operazioni di traffico e il profilo economico della rete criminale. Questi fondi, frutto di attività illecite, sono stati congelati nel tentativo di interrompere il ciclo di finanziamento della banda e di ridurre il suo potere economico.
Le indagini sono state coordinate dal Pubblico Ministero Henry John Woodcock, noto per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata, e dal PM di Avellino Luigi Iglio. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di queste operazioni nel contesto più ampio della lotta contro il narcotraffico in Campania. L’operazione non solo ha colpito un gruppo attivo sul territorio, ma ha anche inviato un chiaro messaggio alle organizzazioni criminali: le forze dell’ordine sono determinate a combattere il traffico di droga con tutte le risorse a loro disposizione.
Il fenomeno dello spaccio di droga in Irpinia è complesso e radicato in dinamiche socio-economiche che richiedono un intervento coordinato e multidisciplinare. Le autorità locali, in collaborazione con le forze di polizia, stanno lavorando per implementare strategie preventive, coinvolgendo anche la comunità nella lotta contro la droga.
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